Disbiosi Intestinale

Cos'è e quali esami fare.

La disbiosi intestinale è l'alterazione del microbiota intestinale, causata da una eccessiva crescita di batteri 'cattivi' che provocano irritazione dell'intestino. Questo disturbo può essere causato da una cattiva alimentazione, stress ossidativo, malattie infiammatorie croniche, obesità, coliti, utilizzo di farmaci (soprattutto antibiotici). Le manifestazioni più comuni delle disbiosi intestinali comprendono: diarrea, gonfiore e dolore addominale, stipsi, meteorismo e flatulenza.  A prescindere dalla presenza di diarrea significativa, l'alterata composizione microbica e la reazione infiammatoria della mucosa intestinale possono dare luogo a malassorbimento dei nutrienti e causare carenza di una o più vitamine (soprattutto, vitamine del gruppo b e vitamina k, prodotte proprio dai "batteri buoni" presenti nel microbiota).

Quando ciò si verifica, possono insorgere anche stanchezza e malessere generale. La dieta ha senza dubbio una forte influenza sulla flora batterica intestinale. Intolleranze e allergie possono essere fattori predisponenti verso la formazione di disbiosi intestinale. Effettuare visite e analisi specifiche aiuta a prevenire questo disturbo. Si consigli per questo di effettuare prelievi sia per le IgE della celiachia che l’analisi di intolleranza al lattosio, comunemente nota come ‘breath test’ ovvero test del respiro. Puoi effettuare in farmacia questi due test: quello della celiachia consiste in un prelievo capillare (quindi sangue dal polpastrello) ed è un esame molto veloce (della durata di 5 minuti); mentre quello del lattasio prevede il prelievo ‘ del respiro’ in una sacchetta sia prima che dopo l’assunzione del lattosio e la durata è di circa 4 ore in quanto devono essere effettuati 10 prelievi. Entrambi i test saranno poi analizzati da laboratorio esterno alla farmacia e il risultato si ottiene in 15 giorni. In caso di positività a uno dei due test, bisogno rivolgersi a specialisti per eventualmente fare degli approfondimenti: solitamente sono richiesti colonscopia e gastroscopia. In caso di negatività, la possibile causa della disbiosi intestinale è una scorretta alimentazione.

Quindi eliminare cibi preconfezionati, che sono ricchi di grassi, conservanti, sale, zuccheri, addensanti; limitare le bibite gassate e zuccherate; limitare spezie e agenti irritanti come il peperoncino. È consigliata un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di fibre e proteine e di alimenti poco trattati. In caso di disbiosi intestinale e di alterazione della flora batterica, vengono in aiuto i probiotici: batteri che aiutano a regolarizzare le funzioni intestinali e contrastano l’azione dei succhi gastrici e della bile, contribuendo anche al rinforzo delle difese immunitarie. La cura si effettua con specifici lattobacilli a seconda della sintomatologia e della condizione generale del paziente. Altra causa importante della disbiosi è il cattivo uso di farmaci. Infatti, il cattivo uso, principalmente, di due tipi di categorie, ovvero antibiotici e gastroprotettori (inibitori di pompa protonica) sono responsabili dello squilibrio tra le specie microbiche “buone” (eubiosi), a favore delle specie microbiche ‘cattive’ (disbiosi).

Utilizzare i farmaci consapevolmente è quindi un atto responsabile verso noi stessi: i farmaci sono strumenti straordinari di difesa della nostra salute, a patto che ci sia sempre un motivo per assumerli, sia nella giusta dose e che nel corretto periodo di tempo.